Il fine giustifica i mezzi

Sia come sia, il portone fece uno scatto e si aprì. Finalmente una gioia! Mi intrufolai nell’androne e salii fino al secondo piano, quatto quatto come un mariuolo. La porta era aperta di un filo. Poggiai l’orecchio sull’anta. Silenzio. Entrai e mi imbucai subito nella stanza di destra, come da programma. Faceva un caldo che per poco non mi squagliavo. C’erano tipo quaranta gradi. E una puzza di ammoniaca e varichina da far lacrimare gli occhi. Da sturbo proprio. Mi prese allo stomaco. 

È sempre stato così, sono molto sensibile agli odori e soprattutto ai cattivi odori. Per intenderci, nei casi peggiori posso addirittura vomitare. Figuratevi il malessere che provavo nella mia macchina, che puzzava di cane bagnato, o nella cella monastica in cui dormivo, che era peggio di una cantina per la stagionatura del formaggio. Già, perché lo schifo mi veniva sia per le puzze degli altri, che per le mie. 

Prima che potessi dare di stomaco, sentii dei passettini muoversi svelti verso di me. Nella penombra, una mano mi prese e mi trascinò via. Speravo che mi portasse verso un letto. Avrei dato chissà cosa per il lusso di un materasso. Non pensavo al sesso. Pensavo a dormire. Dopo tutta quella strada, ero davvero stanco morto.

La signora Eleonora S. mi portò in una camera matrimoniale. Mi venne un colpo! Era uguale uguale alla camera da letto di mia nonna. Stessi armadi, stessi comodini, stessa madia e tutto. Mancavano solo una decina di immagini sacre alle pareti, ma per il resto era uguale spiccicata. C’era pure l’altarino con l’immagine del marito defunto e una di quelle lampade votive da cimitero. Non sarei mai riuscito a…

«Ma che fine hai fatto?» mi disse la signora Eleonora S., che aveva tutto il trucco sbavato e certe occhiaia profonde di chi stava dormendo di bella.

«Mi sono perso, ma alla fine…»

«Sei stato tu a chiamare?»

«Sì.»

«Che scherzo di merda. La badante è andata in fibrillazione.»

«Sì, ecco… ma… ehm… il fine giustifica i mezzi.»

«Sarà. Ma sempre scherzo di merda rimane!»

Come replicare?

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